Valigia chiusa, si parte!
Questa volta porterò nel trolley, mio fedele compagno di viaggio e probabile futuro socio nel momento in cui conosceremo la ranocchietta, qualche carta in più. Il ginecologo mi ha rassicurato, posso volare e viaggiare tranquilla, serve solo qualche accortezza. E così ho preparato la bustina di medicine con i farmaci anticontrazioni, la tachipirina e altre pastigliette per ogni evenienza e soprattutto ho aggiunto tutti i documenti della gravidanza. Perché è bene avere sempre con sé la cartella, casomai mi servissero (spero proprio di no) cure mediche.
Il viaggio è stato pensato e prenotato mesi prima che scoprissimo di aspettare Adele, abbiamo deciso di non annullarlo e lanciarci nell’avventura della vacanza col pancione. Inutile dire che sono un po’ preoccupata, sarebbe strano il contrario visto che mi agito per qualunque cosa, cerco però di pensare positivo e mi impegnerò a godermi ogni momento. Se poi il pancione sarà ingombrante, le soste bagno si susseguiranno senza soluzione di continuità, mi stancherò, non sarà un problema. Respirerò profondamente, mi riposerò, e aggiungerò ogni esperienza nella scatolina della memoria che vuoterò un giorno, raccontando alla ranocchietta del suo primo viaggio, quando ancora era dentro la mamma.