Sul mio calendarietto oggi c’è segnato un uno. Domani compio le fatidiche 40 settimane di gravidanza, ma a giudicare dai sintomi dei prodromi, o meglio, dalla loro totale assenza, dubito che verrà rispettata la mia data presunta di parto.
Così ho aggiornato il contatore allungandolo dei canonici dieci giorni. E continuo ad aspettare. La pancia adesso mi ingombra veramente tanto, faccio fatica anche a cambiare posizione nel letto, guidare è molto complicato e cerco sempre passaggi se possibile. Per il resto sto bene. Evidentemente anche la ranocchietta si trova a suo agio, perché proprio non pare intenzionata a venire fuori…
In questi ultimi giorni non sono molto attiva. Un po’ perché le difficoltà alla guida mi bloccano e un po’ perché comunque non ho forze per scorazzare troppo fuori casa. Tutto è ormai concentrato sul parto. E sulla nostra piccola. Ieri pomeriggio però ho passato tre ore in trasferta in un’altra casa, circondata dalle ormai ex -hanno partorito quasi tutte- pancione mie compagne del corso di acquaticità, e dai loro bimbi, ed è stato incredibilmente emozionante tenere in braccio quei pupetti appena nati. Ho sentito Adele ancora più vicina, ho capito che presto sarà lei a riempire le mie braccia, ed è stata una sensazione struggente.
Devo ringraziare le pancione, perché insieme a loro è stato molto più semplice vivere la gravidanza, poter avere a fianco qualcuno che condivideva esattamente gli stessi dubbi, angosce, paure, ma anche gioie e dolci aspettative. Consiglio a tutte le future mamme di allacciare rapporti con altre pance, cercatele, saranno un aiuto incredibile, prima, durante e dopo. Con loro potrete parlare di tutto, o anche non parlare affatto, perché tanto sapranno esattamente come vi sentite. E se proprio non riuscirete ad incontrarne nessuna… ci sono sempre i blog! 😉
Un commento su “– 1: ancora tutto tace”