Lunedì abbiamo virtualmente spento (ancora è decisamente presto per le torte) la candelina del quinto complimese. Se è presto per zucchero & co., è però arrivato il momento di introdurre i primi alimenti. Da un paio di settimane abbiamo iniziato a proporle mela, pera e carota da succhiare, per abituarsi ai sapori, e da circa una settimana a farle assaggiare la frutta al pomeriggio e le pappe a pranzo.
Il primo impatto non è stato felicissimo, diciamo che capire cosa fosse e soprattutto come dovesse essere utilizzato il cucchiaino non è stato immediato. In più probabilmente non abbiamo indovinato il sapore scelto per iniziare. Siamo partiti con la crema di riso stemperata nel brodo vegetale, con l’aggiunta di parmigiano, olio e un po’ di tacchino cotto a vapore. Il primo giorno ne ha “mangiati” tre cucchiaini, lo stesso il secondo giorno. Al terzo e al quarto non ho messo la carne, dato che di fatto non ne mangiava quasi nulla volevo evitare lo spreco, e difatti dopo qualche cucchiaino di nuovo pianti disperati, voleva il latte. Ieri ho provato la crema di mais e tapioca e questa volta… tutta la pappa finita! Era quella di riso che non le piaceva, e come darle torto, non sa quasi di nulla, invece quella di mais è molto gradevole, la mangeremmo anche noi senza problemi, magari aggiungendo un filino di sale. Nelle prossime settimane continueremo a sperimentare pappe solo per lei, per abituarla ai sapori diversi dal latte. Dal sesto mese abbiamo però intenzione di passare allo svezzamento a tavola. Crediamo sia la scelta giusta per Adele e per noi, poi vi racconterò se la pratica funzionerà. Non le sono ancora spuntati i denti, penso però che non tarderanno, a giudicare da come si morde le dita (e tutto ciò che le capita a tiro) e dal bianco delle gengive.
Sul fronte motorio inizia a rotolarsi anche da supina. Ha imparato ad afferrarsi i piedi, e ci gioca con grande soddisfazione. A volte da supina cerca di mettersi seduta tirando gli addominali, ma ancora è troppo complesso. Quando è prona e sta giocando con i suoi pupazzini, a volte alza il sedere per morderli meglio, ma ancora un po’ di tempo credo ci vorrà per gattonare veramente. E’ comunque molto attiva, sgambetta tantissimo, sia su sdraietta, seggiolone & co. sia in braccio, con conseguenti calci nei posti più delicati alla mamma e al babbo…
Il sonno è rimasto quasi invariato rispetto allo scorso aggiornamento, si fa la sua bella tirata notturna di circa otto ore, un paio d’ore aggiuntive la mattina dopo la sua e la mia colazione, e pisolini pomeridiani e serali, la cui lunghezza varia in relazione all’essere dentro o fuori casa e alla presenza di altre persone da osservare. Resta un po’ più sveglia di prima quando siamo via col passeggino, e osserva tutto attenta. Continuo a tenerla fronte mamma, ma ho il vago presentimento che presto protesterà e vorrà essere voltata fronte mondo, per non farsi sfuggire nulla.
A volte, quando mangia e per addormentarsi, emette un suono cantilenante buffissimo, l’ho registrato per non dimenticarlo in futuro. Ogni tanto ride, non molto spesso, ma quando lo fa innesca inevitabilmente una risata a catena anche in noi, è irresistibile! Ancora non “lalla”, fa solo vocalizzi, tranne quando piange per la fame, e in quel caso produce un “mammmammma” però non mi illudo, so che non intende chiamare me ma sta protestando perché vuole il latte! L’allattamento per fortuna procede senza problemi, ora che non ho più dolore al seno e che lei in dieci minuti, massimo un quarto d’ora mangia, il pasto è diventato un momento veramente piacevole. Poterla nutrire e farla crescere così felice è qualcosa di indescrivibile, anche per chi usa le parole di professione come la sottoscritta.
Mia sorella sostiene che un alieno si sia impadronito del mio corpo, perché non sono mai stata così coccolosa nei confronti di nessuno, e invece riempio la mia Adelina di baci e carezze, e abbracci stritopoltigliosi (orso giraffa Geronimo docet). Ma come si può resistere a quegli occhioni e a quel musino? Luca ogni volta che la guarda esplode in un “Ma Adele quanto sei bella????”, e dargli torto è impossibile. Quando comincerà a capire cosa le stiamo dicendo dovremo decisamente limitarci, anche se a giudicare da quanto sorride quando si guarda allo specchio temo lo sappia già… Si prevedono grandi stragi di cuori tra qualche anno!
Un commento su “Cinque mesi, iniziano gli esperimenti”