Svezzamento: i miei trucchi salvatempo

Come già vi avevo anticipato al bilancio mensile, Adele aka Voracini è una mangiatrice di prima categoria, spazzola via tutto quello che le propongo, con mia grande soddisfazione. Durante l’allattamento a richiesta getto continuo credevo di trascorrere tutta la mia giornata ad alimentarla, ma ancora non era niente. La sua dieta quotidiana consiste ora in cinque pasti e due spuntini: poppata a colazione, spuntino di yogurt o frutta, pranzo, poppata verso le tre, spuntino di yogurt o frutta alle cinque, cena, poppata della buona notte. Poi alle dieci entra praticamente in letargo fino alla mattina seguente.

Ciò che rende tutto impegnativo non è la mera somministrazione del pasto, infatti dopo una prima fase di incertezza alla scoperta dell’ora amato cucchiaino, si è assestata su tempi rapidi di consumo della pappa, in massimo un quarto d’ora la finisce. In realtà lei la finirebbe anche in meno tempo, siamo noi lenti a caricare il cucchiaio, almeno a giudicare da come si lamenta tra un’ inforcata e l’altra. Per essere sicura che il cibo le arrivi, appena vede la posata arrivare, afferra con due mani il mio braccio e se lo porta in bocca con uno scatto, devo stare attentissima ad opporre resistenza, altrimenti rischierebbe di procurarsi i conati per la forza con cui lo tira a sè.

La parte più complessa è la fase di preparazione, non tanto per la difficoltà, quanto piuttosto per il tempo. Da brava sahm ho da subito deciso di non utilizzare liofilizzati e omogeneizzati, bensì di cucinarle cibi freschi, carne compresa. Avevo già quasi tutto l’occorrente in casa, a parer mio macchine prodigiose come cuocipappa e omogeneizzatori sono superflui, bastano un frullatore e un passaverdura e si fa qualunque cosa. Ho solo aggiunto agli utensili in cucina un cestello per la cottura a vapore (non lo avevo perché era un tipo di cottura che io e marito non utilizzavamo, e sono ben contenta di averla scoperta grazie alla ranocchietta) e una grattugia di vetro per la frutta, perché la mia di metallo lasciava pezzi troppo grossi per l’inizio dello svezzamento.

All’avvio preparavo il brodo vegetale tutti i giorni, poi ho iniziato a preparane di più e congelarlo già porzionato in bicchieri di plastica. Per evitare di sprecare quelli e la pellicola che utilizzavo per chiuderli, dato che ne devo fare uso continuo, ho poi acquistato il kit di 20 vasetti Avent, comodissimi e impilabili, che comunque userò anche in futuro, per merende take away o conservazione domestica in generale. Al brodo aggiungo sempre le verdure passate, praticamente da subito perché i primi giorni di pappa col solo brodo Adele era diventata stitica, quindi giù di verdurine passate e altre in aggiunta cotte a vapore. Ora lo preparo ogni dieci giorni circa, con notevole risparmio di tempo. Meno di due ore di lavoro tra mondatura, cottura in pentola pressione, filtraggio e sporzionamento e tanti minuti preziosi guadagnati al momento di cucinare i pasti, così possiamo stare al sole molto di più (non troppo di più perché Voracini ai suoi orari DEVE mangiare, altrimenti parte la sirena).

Brodosvezzamento_mammaacesena

Lo stesso faccio con i legumi. Ne cuocio in abbondanza e li congelo già ridotti in purea -niente buccia fino all’anno, e porzionati. Sono perfetti da aggiungere come condimento alla pasta. Ecco un esempio di pasta asciutta che le ho proposto questa settimana: stelline con zucchine e crema di fagioli. Tempo di realizzazione infinitesimale, giusto quello per portare a ebollizione l’acqua e lessare i pezzetti di zucchina, meno di venti minuti in tutto (lei ovviamente le ha fatte fuori in ancor meno tempo…).

Stellinezucchinefagioli_mammaacesena

Normalmente carne e pesce li compro e poi li consumiamo freschi, per ogni evenienza comunque tengo sempre in freezer qualche fettina o filetto di pesce, di solito la platessa che nella mia pescheria vendono già pulita e deliscata. Naturalmente congelo in porzioni separate, già pesate. Quando cuocio carne e pesce a vapore aggiungo anche le verdure, ne metto sempre qualcuna in più, in frigo si mantengono un paio di giorni, così sono già pronte per le pappe successive.

Dato che ora fa sia pranzo che cena e che ho già introdotto tutti i tipi di proteine (carne, pesce, legumi, formaggi, uova) anche se ha solo sei mesi e mezzo, visto che abbiamo deciso per lo svezzamento a tavola, per essere sicura di fornirle un menu settimanale completo dal punto di vista nutrizionale, ho improvvisato un art attack a mio avviso decisamente furbo, che mi fa risparmiare tempo nel ricordarmi cosa le ho cucinato nei giorni precedenti e soprattutto è semplicissimo perché a colpo d’occhio, senza dover leggere niente, mi fa decidere quale proteina darle ad ogni pasto. Ecco il mio diy menu! Un magnete da frigo che già avevo per segnare gli impegni, qualche calamita, un pennarello e via! I disegnini sono stati fatti al volo, ma rendono l’idea. Eventualmente, se e quando finirò il mio programma di pulizie/sistemazione casa -credo nell’anno del mai data la mole di obiettivi che mi sono prefissata- vedrò se perfezionarlo stampando degli adesivi più carini.

DiYmenu_mammaacesena

In realtà non è uno svezzamento a tavola vero e proprio, nel senso che io le do la maggior parte del cibo frullato e ancora poco in pezzettini visto che non c’è nessun dentino all’orizzonte, e soprattutto cucino separatamente per noi e per lei, ma questo più che altro per motivi di orari, sarebbe impossibile farle attendere i nostri, il condominio imploderebbe per i suoi strilli famelici. Lo considero comunque a tavola per ciò che le propongo, tutti gli alimenti esclusi naturalmente lo zucchero e i cibi troppo grassi o frittura etc.

Questi finora sono gli accorgimenti che ho adottato dall’alto della mia esperienza di ben un mese e mezzo di svezzamento (!!), se proseguendo scoverò qualche altra trovata utile la condividerò.

Buone pappe a tutti!

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